STORIE DAL SOTTOSUOLO
Azione performativa con 25 attori
A cura della Compagnia Opera Prima
Testi: Agnese D’Apuzzo e Tiziana Battisti
Direzione artistica: Francesco Gigliotti
Realizzazione video: Esteban Vivaldi
Nello spazio agito dagli uomini, esistono luoghi singolari che sono stati testimoni d’eventi e situazioni. Essi conservano negli anni un loro potere evocativo che sopravvive alle trasformazioni. Nelle grotte del Palazzo Caetani, dove migliaia di cittadini trovarono rifugio durante i terribili bombardamenti del 44, è ancora possibile percepire nel silenzio di oggi il respiro della storia, cosiddetta “minore”, del nostro passato. Nel rispetto dello spirito del luogo, gli attori percorrono i varchi del sottosuolo cercando di restituire, attraverso brevi respiri teatrali, la memoria dei luoghi e degli uomini che, proprio lì, hanno intrecciato le loro storie di vita quotidiana, all’ordito complicato della Storia ufficiale. Accanto all’euforia per la notizia dell’arrivo degli alleati, alla perdita della speranza di una loro rapida avanzata, alla rassegnazione a vivere in condizioni disumane nelle grotte, sino al doloroso sfollamento del 19 marzo, tappe fondamentali della tragedia del popolo di Cisterna, risaltano, come rilievi, le vicende personali della gente comune. Si tratta di “microstorie”, per lo più tratte dai diari dell’epoca e da fonti orali dirette, che meglio restituiscono l’immagine chiaroscura della grotta e della vita che si consumava al suo interno. L’itinerario che gli spettatori percorrono diviene così un momento di invenzione poetica, attraverso il quale loro stessi, chiamati a interpretare la parte di “nuovi deportati”, potranno ritornare nella vecchia città delle tenebre, e provare a ricostruire con l’immaginazione quei pezzi di storia forse da qualcuno ignorati.